Il parere dei prof.
Il progetto “GuardAMI” si inserisce in un filone di attività dedicate all’ambiente locale che il nostro Istituto organizza da anni. Lo studio dell’evoluzione geologica e morfologica, degli ecosistemi, delle emergenze naturalistiche e antropiche del territorio, della gestione delle acque e delle risorse forestali, degli impatti ambientali delle attività umane fanno da sfondo costante ad approfondimenti e progetti di singole realizzazioni. Particolare interesse è stato posto, ad esempio, sulla sentieristica presente sulle colline del calusiese.
La collaborazione con associazioni, amministrazioni locali e enti di gestione di parchi e monumenti ha permesso la realizzazione di progetti comuni. Negli anni la scuola ha allestito numerose mostre che fungono spesso da materiali di base per i lavori successivi (vedi animazione Flash sulla Festa dell’Albero).
L’ipotesi di “GuardAMI” è stata lanciata alla classe 3 A durante il corso di Ecologia Agraria per il quale aveva già affrontato le tematiche legate alla formazione del territorio e alla valorizzazione delle risorse turistiche locali. La carenza di informazioni che permettessero la lettura del paesaggio era già venuta fuori in precedenti uscite e sopralluoghi, quindi l’ipotesi della realizzazione di pannelli o poster da collocare in punti significativi o panoramici è venuta da sé. All’origine i pannelli avrebbero dovuto essere almeno due: oltre a quello poi studiato ne era stato ipotizzato un altro riguardante la veduta esterna dell’AMI dal Castellazzo di Caluso verso sud. Successivamente il lavoro si è concentrato soltanto sul paesaggio interno dell’AMI dal belvedere, recentemente sistemato da privati ma di accesso pubblico, per motivi di tempo e di complessità delle elaborazioni.
Tutta la gestione del progetto è stata condivisa con gli studenti che hanno messo in gioco interessi, passioni, abilità individuali. La suddivisione del lavoro in gruppi è stata piuttosto elastica: i carichi di lavoro si sono dimostrati infatti molto differenziati. Se, ad esempio, le ricerche sulla formazione dell’AMI, sugli ambienti e la tenuta del diario sono state abbastanza veloci, per l’individuazione degli oggetti visibili nel panorama e il reperimento di loro dati è stata necessaria la collaborazione di molti studenti.
L’apertura delle pagine e il caricamento di testi e foto sono stati realizzati alla presenza di un docente, un gruppo alla volta. La classe intera ha partecipato invece alla fase di revisione, rileggendo più volte, proponendo completamenti e miglioramenti, eliminando errori. Commenti e riflessioni individuali sono stati raccolti in fase finale insieme alla compilazione dei questionari FAI: hanno fornito il materiale per la pagina “… tra testi, dati…”. L’idea di dare voce ai singoli elementi del paesaggio nasce dal suggerimento di uno studente, sollecitato forse dal fatto che la stessa classe è coinvolta anche nel progetto “Il Parco si racconta: gli studenti danno voce agli alberi” per la presentazione da parte degli studenti del Parco del Castello di Masino ai partecipanti di alcune manifestazioni FAI (progetto già realizzato con altre classi negli anni passati – vedi animazione Flash).
Gli studenti hanno dimostrato una notevole autonomia e capacità di programmare e realizzare i lavori nel rispetto delle consegne e con reciproca collaborazione.
I paradigmi pedagogici di riferimento sono stati quelli dell’educazione ambientale e del costruttivismo. I docenti coinvolti hanno funto principalmente da agevolatori e da esperti. Fondamentali sono state le competenze informatiche del Prof. Schina e quelle di disegno digitale dell’Ing. Paradiso.
C’è una grande aspettativa ora sulla possibilità di realizzazione del pannello e sulla sua collocazione. La crescente sensibilità sui temi paesaggistici di enti locali e associazioni fa ben sperare.
(Rosanna Vigliocco – referente progetto)
Gli allievi si sono mostrati interessati al progetto, partecipi allo svolgimento e desiderosi di apprendere nuove tecniche e nuove nozioni. In particolare nella parte da me seguita, cioè la redazione di una tavola panoramica, essi hanno potuto mettere in campo e sintetizzare le loro conoscenze sul territorio, inerenti sia la morfologia che l’antropizzazione e l’ecosistema, e quelle delle tecniche di rappresentazione grafica. Il lavoro svolto ha offerto loro momenti di approfondimento e di confronto. Inoltre, gli allievi hanno potuto mettere alla prova le loro capacità informatiche, dimostrando una certa disinvoltura nell’uso di documenti di testo, fogli di calcolo, CAD ed immagini. (Duilio Paradiso)
«…lavorare nella scuola è bello perché c’è sempre qualcosa di nuovo da imparare e poi… da insegnare»
E’ vero! Ho imparato come realizzare un blog, ma soprattutto l’ambiente che caratterizza il web2 il suo sviluppo e le sue applicazioni. Dal sito statico al sito dinamico, dove è possibile l’interazione sito-utente per realizzare e condividere le informazioni, in questo caso la nostra proposta di valorizzazione ambientale.
Anche la possibilità di utilizzare applicazioni open source (wordpress) nello spazio Linux a disposizione dell’istituto rafforza il concetto di condivisione delle conoscenze e dei contenuti alla portata di tutti senza essere degli esperti del linguaggio HTML.
E’ bello vedere come gli studenti della classe hanno utilizzato questi strumenti, che finora significava solo la navigazione su Facebook, e che ha fatto comprendere come e cosa si può comunicare al pubblico della grande ragnatela mondiale (World Wide Web). (Silvio Schina)