Il nostro “banner”
Cos’è un banner? Un nuovo tipo di frutto tropicale?
Ma no!!! E’ il logo, la striscia che avete già visto come intestazione di ogni pagina. Carina vero? Siamo particolarmente soddisfatti di questo lavoro.
Sì, perché all’inizio erano venute fuori idee proprio banali, disegnini da scuola elementare o giù di lì. Poi invece, studiando le fotografie abbiamo scelto di rappresentare gli elementi morfologici che caratterizzano l’anfiteatro: la pianura e il lago, l’arco delle colline moreniche e l’arco alpino, senza la presenza dei centri urbani, come se i due osservatori si affacciassero per la prima volta dopo l’ultima glaciazione.
Per i colori, dopo varie prove, ci siamo ispirati ai quadri del pittore Sergio Actis Caporale, nato a Mazzè e scomparso in giovane età per un incidente automobilis- tico. In molti suoi quadri, realizzati con colori acrilici, sono ritratti vasti panorami con le montagne sullo sfondo che hanno i colori che vedete.
Questi colori sono visibili nell’attimo del tramonto e in condizioni particolari di luce e di limpidezza dell’aria. Si possono osservare per brevi periodi durante i quali il cielo assume il colore rosa e le montagne le tonalità di azzurro che varia in relazione alla loro distanza dall’osservatore. All’inizio ci sembravano un po’ surreali, invece in questo periodo, osservando di più il cielo e le montagne, li abbiamo ritrovati parecchie volte.
Ci piace ricordare Sergio anche perché nel 1991, l’anno precedente la sua scomparsa, aveva lavorato come educatore nel nostro Convitto.