Formazione dell’AMI

Marco e Ilario

Siamo Ilario e Marco O. e ci siamo occupati della formazione dell’AMI, abbiamo scelto questo argomento perché da quando abbiamo iniziato a studiarlo ci siamo particolarmente interessati e abbiamo voluto scrivere le nostre conoscenze.

Da 1.800.000 a 10.000 anni fa si sono susseguite molte glaciazioni, tra le quali le più importanti sono state cinque:

Glaciazione Inizio – Termine glaciazione (anni fa)
Donau 1.800.000 – 1.400.000
Gunz 1.200.000 – 900.000
Mindel 800.000 – 750.000
Riss 400.000 – 200.000
Wurm 200.000 – 10.000

Che cos’è una glaciazione?

Una glaciazione è un periodo di tempo molto freddo con espansione dei ghiacciai.

Il ghiacciao Balteo, ad esempio, si è ingrandito tanto da superare i 100 km di lunghezza e gli 800 m di altezza, occupando tutta l’attuale Valle d’Aosta, arrivando fino in Canavese e depositando grandi masse di detriti ancora oggi alte anche più di 500 m (ad esempio tra Calea di Lessolo e Brosso). Questi depositi, a causa dell’andamento circolare, hanno suggerito il nome di “anfiteatro morenico”. La collina più insolita è la Serra d’Ivrea, che mantiene un’altezza costante di circa 700 m s.l.m. per più di 15 km su una direzione rettilinea nord-ovest – sud-est.

Quali sono i resti lasciati da queste glaciazioni?

Di queste cinque glaciazioni, nell’AMI sono stati trovati prevalentemente i depositi delle ultime tre:

  • i depositi della Mindel soprattutto sul lato nord-est dell’AMI, sul versante della Serra d’Ivrea verso il biellese.
  • i depositi della Riss costituiscono la maggior parte dell’AMI; infatti è in questo periodo che il ghiacciaio si è espanso di più e i depositi si trovano fino a Caluso, all’estremo sud; questa glaciazione ha anche creato tutta la parte più alta della Serra d’Ivrea.
  • i depositi della Wurm hanno creato il cosiddetto “piccolo anfiteatro morenico”, nell’area centrale dell’AMI: questo comprende le colline di Strambino, Romano e Albiano.

L’Anfiteatro Morenico di Ivrea è il terzo in Italia per dimensioni (quasi 600 km2) dopo quelli del Garda e del Ticino, ma è sicuramente più ben conservato poichè l’erosione, pur abbassando le colline ed eliminando quelle centrali, ha lasciato integri e ben visibili i possenti depositi laterali.

La Serra vista da Brosso

Cos’è successo nell’anfiteatro morenico di Ivrea dopo le glaciazioni?

Finita l’ultima glaciazione il ghiacciaio si è ritirato e l’anfiteatro si è riempito d’acqua, a causa dello scioglimento del ghiacciaio, delle numerose sorgenti e dell’acqua piovana. L’acqua a causa dell’erosione che esercitava sui sedimenti e dell’innalzamento del suo livello è riuscita ad uscire dall’A.M.I. in due punti, nella “Forra di Mazzè”, tra questo comune e Villareggia, sul fronte meridionale dell’AMI, dove ancora oggi passa la Dora Baltea e a sud del lago di Viverone (località Sapel da Mur), dove però il flusso si è poi interrotto per l’abbassamento del livello interno dell’acqua.

Il fiume Chiusella entra nell’anfiteatro morenico in posizione laterale destra attraverso la profonda incisione di Ponte Preti, dove è possibile osservare i depositi marini ricchi di fossili; attraversa un tratto della pianura interna e si getta nella Dora Baltea.

Le acque si trovano oggi nei punti più bassi dell’A.M.I. che sono il lago di Candia, il lago di Viverone e il letto della Dora Baltea.

la Dora Baltea da Mazzè

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